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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Street Art

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Street art o arte di strada è un’espressione ormai entrata nell’uso comune con la quale si indicano quelle forme di arte che si manifestano in luoghi pubblici, spesso illegalmente. L’arte di strada è rappresentata soprattutto dai graffiti, ma comprende anche altri esempi.Da metà anni 90, l’espressione street art ha iniziato ad indicare il lavoro di un insieme di artisti che hanno sviluppato una nuova espressione artistica nelle strade, attraverso l’uso di tecniche diverse (spray, adesivi artistici, arte normografica, graffitti), che sono arrivate persino a disegnare in 3D sui muri.  Un aspetto molto interessante è quello legato all’interiorità degli artisti. Ognuno di loro pratica quest’arte con motivazioni personali diverse. Per alcuni è una forma critica e un tentativo di denunciare la proprietà privata, rivendicando strade e piazze. Per altri è una forma per esprimere critiche alla società e alla politica. Altri ancora vedono i muri della città come un posto in cui potersi esp

la musica

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La musica è l’arte di esprimere attraverso i suoni quanto si ha nell’animo. La musica estasia e rapisce come una poesia. La musica è carezzevole, dolce, solenne, severa, gioiosa, giocosa, allegra, chiassosa o indiavolata. Come per la letteratura e le arti figurative, anche il ruolo della musica è fondamentale, perché attraverso questo prezioso strumento noi diamo un significato più completo a tutto. La musica è infatti una delle componenti essenziali, per definire la società, l’economia e il costume di un’epoca e, come tutte le arti, ha sempre fatto parte della nostra storia. Senza la presenza della musica una buona parte della nostra storia non avrebbe un significato e ignorarla significherebbe escludere dai nostri studi uno dei segni più tangibili che l’uomo ha lasciato e continua a lasciare nel suo cammino di civiltà. "la musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c'è fuori" -Johann Sebastian Bach

L'urlo di Munch

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Questo è senz’altro il quadro più celebre di Munch ed, in assoluto, uno dei più famosi dell’espressionismo nordico. In esso è condensato tutto il rapporto angoscioso che l’artista avverte nei confronti della vita. Lo spunto del quadro lo troviamo descritto nel suo diario: Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò il cielo si tinse all’improvviso di rosso sangue mi fermai, mi appoggiai stanco morto a un recinto sul fiordo nerazzurro e sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco i miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura . Lo spunto è quindi decisamente autobiografico. L’uomo in primo piano che urla è l’artista stesso. Tuttavia, al di là della sua relativa occasionalità, il quadro ha una indubbia capacità di trasmettere sensazioni universali. E ciò soprattutto per il suo crudo stile pittorico. Il quadro presenta, in primo piano, l’uomo che urla. Lo taglia in

Caspar David Friedrich, Viandante sul mare di nebbia

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Il soggetto del quadro è un uomo, il  viandante  appunto, che, solitario, osserva, dalla cima di un monte, un panorama vasto e frastagliato, in parte offuscato dalla nebbia e dalle nuvole. Il paesaggio assume contorni sfumati, incerti ed è percorso da banchi di nuvole che ricordano le onde del mare.  L’uomo, dipinto di spalle e posto di fronte alla scena, invita lo spettatore a partecipare alla visione, spingendolo a immedesimarsi con il personaggio per vivere assieme a lui quest’esperienza. La figura del viandante incarna  l’ideale dell’uomo romantico  nell’Ottocento: ribelle, misterioso, tormentato e perennemente agitato dalle forti passioni dell’animo. L’intento dell’opera è la constatazione malinconica dell’infinito passare del tempo, che annulla l’esistenza dell’uomo, mentre rende immortale la natura. Da questo sentimento deriva il senso di dolore verso l’impossibilità di fondersi con il Tutto e quindi di trovare il principio divino da cui ogni cosa prende forma.

l'arte nel mondo

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Viaggiare  è da sempre un desiderio insopprimibile dell’essere umano: il desiderio di  cambiamento , la  curiosità  di conoscere culture diverse e paesi lontani da quello in cui si vive, la necessità di spostarsi, di allargare i propri orizzonti e di vedere cose nuove con occhi diversi. Sono tutte inclinazioni che fanno parte dell’animo umano fin dagli albori della civiltà. Tanti sono i mezzi con cui l’uomo ha cercato di esprimere i sentimenti e le emozioni derivanti da un viaggio: scrittura, musica, pittura, scultura. Tutte le molteplici manifestazioni che rientrano all’interno del grande contenitore definito “Arte”.

W.Shakespeare sonetto 116.

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William Shakespeare può vantare una vastissima produzione teatrale, la cui fama è ormai immortale, ma  è famoso anche per averci lasciato altre opere in rima, tra cui  I Sonetti , scritti presumibilmente tra il 1593 e il 1599. In questo periodo, i teatri erano chiusi a causa dell’epidemia di peste, quindi il drammaturgo si dedicò alla stesura di 154 sonetti, che furono poi pubblicati nel 1609. Il  sonetto 116  è sicuramente uno dei più celebri tanto che anche oggi viene spesso citato.           Non sia mai ch'io ponga impedimenti all'unione di anime fedeli; Amore non è Amore se muta quando scopre un mutamento, o tende a svanire quando l'altro s'allontana. Oh no! Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai; è la stella-guida di ogni sperduta barca, il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza. Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote dovran cadere sotto la sua curva lama; Amore

l'arte di scrivere

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Scrivere è un’arte , come disegnare, dipingere, cantare, suonare uno strumento e così via. Uno scrittore mette tutto se stesso in un semplice foglio, sentimenti,pensieri,emozioni tutte su un semplice foglio bianco. Per questo amo i poeti e gli scrittori, riescono a mettere loro stessi dentro un quaderno, scrivono come se fosse facile, cosa che non é, lo dico io che sono quel tipo di persona che scrive a fatica sette parole e ne cancella cinque,  ho capito che basta poco, nell'arte dello scrivere, per comunicare una quantità di cose. e che, chi riesce a farlo, merita tutta la nostra stima. "Riempi il tuo foglio  coi respiri del tuo cuore" Ogni evento può essere spremuto, concentrato in una poesia. Ogni fatto contiene in sé una carica che la poesia è pronta e in grado di raccogliere. W. Szymborska “Non leggiamo e scriviamo  poesie  perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo  poesie  perché siamo membri della  razza   umana . E la  razza

notte stellata di Van Gogh

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Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare. -van gogh  Notte Stellata è uno dei dipinti più famosi di Vincent van Gogh. E’ interessante però notare che ben poco si conosce dei sentimenti che Van Gogh stesso nutriva per il suo quadro. Ciò è dovuto principalmente al fatto che egli lo menziona solo due volte nelle  lettere al fratello Theo , e sempre di sfuggita. Anche questo concorre a creare una sorta di alone di mistero sull’opera, di certo tra le più frequentemente discusse per quanto riguarda il suo significato e la sua importanza. “Spesso penso che la notte sia più viva e più riccamente colorata del giorno” , scrive Vincent in una lettera al fratello. Nell’opera egli cerca di rappresentare quella vita, quell’angosciosa vita, che attribuisce alla notte. Soggetto della raffigurazione è il  paesaggio di un borgo , di notte e con dei colli sullo sfondo. E’ importante notare il campanile della chiesa, che è tipico dell’Olanda, nazione natale dell’artista